Il volume indaga le scritture femminili italiane fra Umanesimo e prima età barocca per definire i ruoli che la donna ha assunto in campo politico, religioso, filosofico e iconografico. L'ampia prospettiva adottata ci consente di leggere con occhi nuovi sia i casi più noti, perché afferenti alla sfera pubblica (Caterina Cornaro, regina della Serenissima; la scrittura latina di Santa Battista da Varano; le autorappresentazioni di Tarquinia Molza; la rilettura degli Experimenti di Caterina Sforza), sia altri di ambito più privato: le scritture inedite delle monache nel Quattro-Cinquecento, le scritture devozionali di Laura Battiferri e Chiara Matraini e infine le corrispondenze delle attrici nella prima età moderna.
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