Une belle adaptation, réalisée par un duo espagnol, d'un des romans fondateurs de la science-fiction, accessible dès 12 ans.
Dopo il volume di studi Buzzati e il Segno. Narrare il nuovo, con cui si era intrapreso - nel cinquantenario della morte di Dino Buzzati - un percorso critico dedicato all'espressività pittorica e grafica nonché alla commistione di parola e immagine in Buzzati, questo secondo volume, Buzzati e il Segno. Scrittura e visività, oltre a concentrarsi sulle forme narrative e sulla cultura visuale di un'opera quale I Miracoli di Val Morel, si apre a nuovi approcci intermediali, che vedono impegnato il Nostro come librettista d'opera e autore di cronache musicali, quale fotografo, fotoreporter, co-autore di fototesti, o ancora in qualità di autore di cronache d'arte e incisore. Il volume permette peraltro di esplorare la dimensione urbana nell'opera di Buzzati oltre ad altri spazi e spazialità della sua produzione, mediante l'apporto degli strumenti di cultura della visività.
La ricchezza del materiale presentato nei due volumi Buzzati e il Segno restituiscono nel complesso un profilo non certamente diverso del Buzzati che si conosceva, ma più frastagliato, polifonico nella diramazione imprevedibile dell'operosità dello scrittore, del talento dell'artista, della complessità dell'intellettuale. Studiare Buzzati sembra pertanto un compito non ancora concluso, soprattutto alla luce dei contributi della sua fortuna, della sua ricezione, delle traduzioni che continuano a proporlo come uno degli autori italiani più conosciuti all'estero. Di qui si dovrà ripartire, mettendo ancora in moto la macchina inesausta dell'immaginazione buzzatiana.
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Une belle adaptation, réalisée par un duo espagnol, d'un des romans fondateurs de la science-fiction, accessible dès 12 ans.
Merci à toutes et à tous pour cette aventure collective
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